for every converso, qualora il denaro di provenienza illecita sia direttamente impiegato in attività economiche o finanziarie lecite, tale condotta integra il reato previsto dall'art. 648-ter.
P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, ovvero nei cui confronti è in corso di applicazione o comunque si procede for each l'applicazione di una misura di prevenzione personale i quali, anche per interposta persona fisica o giuridica, risultano essere titolari o avere la disponibilità a qualsiasi titolo di denaro, beni o altre utilità di valore sproporzionato al proprio reddito, dichiarato ai fini delle imposte sul reddito, o alla propria attività economica, e dei quali non possano giustificare la legittima provenienza, sono puniti con la reclusione da because of a cinque anni e il denaro, beni o altre utilità sono confiscati.
Avvocato penalista a Roma Patrocinio in ambito prevalentemente penale. Responsabilità medico sanitaria in sede civile e penale con analisi dei singoli criteri di colpa e correlazione di idoneità causale. Assistenza dell’assistito nella disamina, correzione e redazione dei contratti tipici e atipici.
Fuori dei casi di cui ai commi precedenti, non sono punibili le condotte for every cui il denaro, i beni o le altre utilità vengono destinate alla mera utilizzazione o al godimento personale.
Il delitto di riciclaggio si consuma con la realizzazione dell'effetto dissimulatorio conseguente alle condotte tipiche previste dall'art. 648 bis, primo comma, cod. pen. (sostituzione, trasferimento o altre operazioni volte advert ostacolare l'identificazione della provenienza delittuosa di denaro, beni o altre utilità), non essendo invece necessario che il compendio "ripulito" sia restituito a chi l'aveva movimentato; ne deriva che il mero trasporto in altro luogo del bene riciclato esula dalla condotta tipica di trasferimento, che deve essere intesa in senso esclusivamente giuridico di movimentazione dissimulatoria.
In questo modo, da un lato la criminalità falsa i naturali meccanismi di concorrenza del mercato tenendo bassi i prezzi e Reato di riciclaggio provocando disoccupazione, e dall’altro si garantisce un consenso sociale che può sfruttare per perseverare nelle finalità illecite più disparate.
Si potrebbe così convincere l'altro a non compiere una determinata azione o si potrebbero ottenere forzatamente dei soldi.…
1.two. Che le operazioni di acquisto dei diamanti con il profitto del reato di truffa fossero condition tracciabili, in quanto contenute nei bilanci della IDB, non è elemento idoneo advertisement escludere la sussistenza del reato di autoriciclaggio ed, in particolare, del requisito della idoneità del reimpiego advert ostacolare concretamente l'identificazione della provenienza delittuosa.
La prima domanda è: di cosa risponde Sempronio nel caso in cui reimpieghi la somma di denaro ricevuta da Caio in un’attività economica o finanziaria illecita? (es. acquistando e rivendendo prodotti di contrabbando o prestando le somme di denaro in qualità di usuraio). La seconda domanda è: di cosa risponde Sempronio se impiega tale somma di denaro versandola in un conto corrente di una società di cui è rappresentante avendo for eachò la finalità di partecipare all’attività di riciclaggio già svolta in prima battuta da Caio? Riguardo la prima domanda, possiamo dire che la ratio della norma appare quella di impedire che vengano contaminate le attività economiche e finanziarie lecite, che venga cioè turbato il libero mercato. Tuttavia, non sembra che vi siano ostacoli insormontabili nel ritenere Sempronio responsabile del delitto nel caso in cui reimpieghi la somma di denaro in un’attività economica o finanziaria illecita.
L'esordio contenuto nell'artwork. 648-ter.1. c.p., comma 4, - "fuori dei casi di cui ai commi precedenti (...), va inteso ed interpretato nel senso fatto palese dal significato proprio delle suddette parole e cioè che la fattispecie ivi prevista non si applica alle condotte descritte nei commi precedenti. Di conseguenza, l'agente può andare esente da responsabilità penale solo e soltanto se utilizzi o goda dei beni proventi del delitto presupposto in modo diretto e senza che compia su di essi alcuna operazione atta advert ostacolare concretamente l'identificazione della loro provenienza delittuosa". La norma, quindi, è chiara nella sua ratio: limitare la non punibilità ai soli casi in cui i beni proventi del delitto restino cristallizzati attraverso la mera utilizzazione o il godimento personale - nella disponibilità dell'agente del reato presupposto, perchè solo in tale modo si può realizzare quell'effetto di "sterilizzazione" che impedisce - pena la sanzione penale - la reimmissione nel legale circuito economico; ma la norma è anche sicuramente opportuna, proprio perchè, con la tassativa indicazione dei casi di non punibilità, contribuisce a delimitare, in negativo, l'area di operatività di cui al comma one, che, invece, descrive, in positivo, la condotta punibile (cfr. Sez. 2, n. 30399/2018 allo stato non massimata).
Tale delitto integra una fattispecie a "concorso necessario", poiché il soggetto agente può realizzare l'attribuzione fittizia di beni, qualora vi siano terzi che accettino di acquisirne la titolarità o la disponibilità: in tal caso sono responsabili del reato sia colui che effettua l’intestazione fittizia, sia chi accetta il ruolo di “interposto”.
Con il termine collaterale si indicano azioni di ricapitalizzazione che servono a effettuare aumenti di capitale sociale a costo zero, senza alcun acquisto e deposito di garanzie reali a tutela degli azionisti.
che abbiano preso parte in qualità di autori o concorrenti al reato dal quale provengono il denaro, i beni o le altre utilità oggetto della condotta di tale reato,
Caio è autore delle truffe e partecipa materialmente anche all’attività di riciclaggio insieme a Sempronio. Egli, tuttavia, non sarà punibile a titolo di riciclaggio essendo l’autore del reato presupposto da cui derivano i proventi ripuliti.